Chi proviene da un contesto difficile, non solo parte svantaggiato, ma troppo spesso è destinato a rimanerci.

Il bisogno di uno stipendio, le scuole poco attrezzate, le necessità familiari, l’influenza dei coetanei, portano tanti ragazzi, soprattutto nel Sud Italia, a non vedere nello studio uno strumento di emancipazione e riscatto rispetto alla propria condizione.
E così una percentuale ancora troppo alta di ragazzi, conseguita la “licenza media”, lascia la scuola, sancendo la definitiva rottura dell’ascensore sociale e decretando l’impossibilità di un futuro migliore rispetto a quello dei loro genitori.
L’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, i Centri Servizi per le Famiglie e le altre realtà sociali cittadine, è impegnato nella tutela dell’infanzia e dell’adolescenza a 360°, grazie a servizi come il Pronto Intervento Minori, che interviene su segnalazioni riguardanti minori non solo in condizioni di grave disagio, psicologico, violenza ma anche in caso di abbandono scolastico e il Servizio Educativo Professionale, che realizza interventi socio-educativi integrati, condotti in rete con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado per la lotta alla dispersione scolastica e alla prevenzione del disagio.
Il servizio di Educativa di Strada, invece, operando in rete con i vari presidi sociali e scolastici, raggiunge preadolescenti e adolescenti a rischio di devianza ed esclusione sociale, direttamente sul territorio, con particolare attenzione alle periferie e alle zone della città ritenute maggiormente a rischio, mentre il servizio di Educativa Domiciliare (Home Maker) realizza interventi volti al supporto e all’accompagnamento socio-educativo dei minori in condizioni di disagio e delle loro famiglie.